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Fisco e non profit: firmata l’intesa

Il dialogo con le Entrate potrebbe dare frutti proprio sul 5 per mille: i saggi al lavoro sul regolamento per il 2008...

di Maurizio Regosa

Lo strumento del protocollo d?intesa esprime bene il nuovo corso che il suo presidente, il professor Stefano Zamagni, intende dare all?Agenzia per le onlus: il confronto e il dialogo come chiave di volta delle relazioni anche istituzionali.

Così dopo l?Istat, le Regioni e la Rai, è la volta del protocollo con l?Agenzia delle Entrate, siglato la settimana scorsa alla presenza del sottosegretario all?Economia, Alfiero Grandi, e che prevede l?istituzione di un tavolo tecnico che si riunirà ogni due mesi per discutere le questioni meritevoli di un?analisi congiunta. «Il protocollo», commenta Zamagni, «rappresenta un punto di svolta rispetto al passato e ha molte implicazioni. Vuol dire ad esempio che su questioni riguardanti il lavoro dell?Agenzia per le onlus, questa ha la possibilità di accedere, a determinate condizioni, all?anagrafe tributaria».

L?obiettivo del tavolo di confronto è chiaro: in passato su questioni anche rilevanti non sono mancate interpretazioni differenti; darsi un appuntamento fisso vorrà dire che le eventuali divergenze fra le due Agenzie «saranno affrontate e dibattute», prosegue Zamagni, «entrando direttamente nel merito e non, come è avvenuto negli ultimi cinque anni, relazionandosi solo per lettera».

Il confronto comincerà assai presto – entro 60 giorni dalla firma del protocollo dovrebbe essere convocato il primo tavolo – preparando un contributo a beneficio del legislatore sul consolidamento del 5 per mille.

Il documento dovrebbe essere pronto per il prossimo ottobre in modo tale che, se deciderà di confermare questo strumento, il governo potrà avvalersi di un regolamento «che non abbia le incongruenze degli ultimi due», prosegue il presidente. Che poi si sbilancia: «Ho motivo di ritenere che dall?anno prossimo si cambierà pagina. Il regolamento che faremo grazie al tavolo tecnico congiunto fra Agenzia per le onlus e quella delle Entrate sarà ineccepibile».

«Certo», conclude, «la decisione spetta alla politica, ma se si andrà verso una stabilizzazione, e dovrebbe essere così visto che la prossima Finanziaria non sarà lacrime e sangue, il governo potrà contare su un regolamento che non interponga circa diciotto mesi fra la decisione del cittadino e l?assegnazione del 5 per mille alla realtà prescelta».

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